Tribunale, Roma, sez. I civile, sentenza 11/10/2016 n° 18799
Quando la madre pone in essere in maniera continuativa e per un lungo periodo una condotta di svalutazione e denigrazione della figura paterna nei confronti del figlio, possono essere applicate, anche d’ufficio, le misure di cui all’art. 709 ter c.p.c.. Tale condotta violatrice degli obblighi familiari, non essendo coercibile e suscettibile di esecuzione diretta, deve essere sanzionata con le previste misure dissuasive, tra cui l’ammonizione e il risarcimento del danno, liquidato in via equitativa in base alle capacità economiche e al protrarsi dell’inadempimento.
Il tribunale di Roma – sentenza n. 18799/2016 – ha applicato il meccanismo sanzionatorio previsto dall’art. 709 ter c.p.c., nei confronti di una donna separata, colpevole di aver ostacolato i rapporti del figlio minore con il padre, con atteggiamenti sminuenti e denigratori riferiti alla sua figura.
Leggi l’articolo su http://www.altalex.com/documents/news/2016/10/20/madre-separata-svaluta-e-scredita-la-figura-paterna-condannata