Investimenti sostenibili: come verificare se un prodotto finanziario rispetta i principi ESG?
Ecco alcuni consigli da seguire per investire consapevolmente
Un consumatore che desidera verificare se un prodotto finanziario rispetta davvero i principi ESG (ambientali, sociali e di governance) deve sapere che esistono diverse pratiche e strumenti che possono essere utilizzati per fare una valutazione approfondita. Ecco di seguito alcuni suggerimenti utili.
CERTIFICAZIONI
In primo luogo, serve verificare l’esistenza di certificazioni ESG. Molti prodotti finanziari che affermano di rispettare i criteri ESG, infatti, sono soggetti a valutazioni da parte di agenzie di rating ESG indipendenti, come MSCI ESG Ratings, Sustainalytics, o Refinitiv (LSEG). Queste agenzie valutano le aziende e i fondi in base a criteri ambientali, sociali e di governance e assegnano punteggi o certificazioni. Il consumatore può controllare se il prodotto finanziario ha ricevuto un rating ESG da una di queste agenzie.
DOCUMENTI UFFICIALI
In secondo luogo, occorre leggere con attenzione i documenti ufficiali del prodotto, come il prospetto informativo o il KIID (Key Investor Information Document), che possono fornire informazioni sull’approccio ESG del fondo o del titolo. I prodotti conformi ai principi ESG spesso descrivono chiaramente la loro politica d’investimento sostenibile e come integrano i criteri ESG nelle loro scelte di portafoglio. Ovviamente,un buon consulente finanziario o gestore del prodotto può essere in grado di spiegare in modo dettagliato come vengono applicati i criteri ESG e come il prodotto viene gestito rispetto a questi standard. Chiedere informazioni dettagliate e verificabili è essenziale!
SITI WEB
Ancora, è consigliabile eseguire una verifica sui siti web ufficiali: molte società di investimento forniscono direttamente informazioni sui loro approcci ESG. Online è possibile cercare rapporti di sostenibilità, relazioni di impatto o rapporti ESG dedicati, che illustrino in modo trasparente come i criteri vengono implementati e rispettati. Esistono etichette riconosciute, come la “Label ISR” in Francia, la “LuxFLAG” in Lussemburgo, la “Eurosif Transparency Code” e altre, che certificano che i fondi rispettano determinati standard ESG: investire in prodotti finanziari che possiedono queste etichette può essere una garanzia in più per il consumatore.
ANALISI DEL FONDO E DELL’AZIENDA
Fondamentale è anche l’analisi della composizione del fondo o dell’azienda. Se si investe in un fondo ESG, è utile esaminare la composizione del fondo, ossia le aziende in cui esso investe. È possibile verificare le performance ESG di tali aziende singolarmente utilizzando risorse come il sito della stessa azienda, agenzie di rating ESG, o analisi di sostenibilità pubbliche. Inoltre, alcuni fondi ESG pubblicano rapporti di impatto, in cui illustrano con dati specifici come i loro investimenti abbiano contribuito al raggiungimento di obiettivi ambientali o sociali (ad esempio, riduzione delle emissioni di CO2, miglioramento delle condizioni lavorative). Dopo avere verificato se il fondo pubblica questi rapporti, è bene controllare con altre fonti le metriche dichiarate.
Ricordiamo che, a livello europeo, il Regolamento UE 2019/2088 (Sustainable Finance Disclosure Regulation, SFDR) impone agli investitori istituzionali e ai consulenti finanziari di fornire informazioni dettagliate sul livello di sostenibilità dei prodotti finanziari. Un prodotto finanziario, per dirsi sostenibile, deve essere classificato come “articolo 8” (promuove caratteristiche ambientali e sociali) o almeno come “articolo 9” (prodotto a obiettivo sostenibile).
ATTENZIONE AL GREENWASHING
Un altro approccio utile è cercare notizie sui media specializzati o report indipendenti che trattano di potenziali controversie o pratiche non sostenibili legate alle aziende o ai fondi in cui si intende investire. Talvolta, prodotti che si dichiarano ESG possono essere associati a pratiche di greenwashing, basate sulla promozione ingannevole di un’immagine sostenibile.
In sintesi, il consumatore deve adottare un approccio informato e proattivo, consultando fonti attendibili, agenzie di rating, documenti ufficiali e rapporti di sostenibilità. Avere un quadro chiaro e completo è fondamentale per evitare il rischio di greenwashing e per assicurarsi che il proprio investimento sia davvero in linea con i valori ESG.